La soluzione adottata ( http://www.qualenergia.it/sites/default/files/articolo–doc/522–14.pdf ) prevede un sistema di franchigie differenziate per fonte. L'energia elettrica oggetto di sbilanciamento al di fuori della franchigia sarà valorizzata con le medesime modalità con cui attualmente vengono valorizzati gli sbilanciamenti delle unità di produzione non abilitate, mentre per l'energia all'interno delle fasce di franchigia viene applicato un corrispettivo unitario, al fine di allocare ai rispettivi utenti del dispacciamento la parte degli effetti degli sbilanciamenti all'interno della franchigia. Al rialzo gli scaglioni di franchigia delle diverse fonti: l'eolico passa dal 42 al 49%, il fotovoltaico dal 25 al 31%, l'idroelettrico ad acqua fluente dall'1 al 8% (uguale per le unità di produzione non rilevanti), quello della altre rinnovabili non programmabili (per lo più geotermiche) dall'1 all'1,5%. Tali soglie potranno essere oggetto di successiva riduzione.
Il nuovo sistema entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015. Relativamente al periodo tra il 1° gennaio 2013 (data di entrata in vigore della delibera 281/2012) e il 31 dicembre 2014 Terna applicherà i corrispettivi di sbilanciamento, come inizialmente definiti dalla delibera n. 111/06, ossia nella loro versione antecedente alla deliberazione 281/2012 successivamente annullata. Terna, inoltre, completerà i conguagli entro il 2014.
Il GSE, previa consultazione, adeguerà le proprie regole tecniche finalizzate all'attribuzione dei corrispettivi di sbilanciamento ai produttori che rientrano nel proprio contratto di dispacciamento.
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